21/10/2013 -
Il Catania gioca con qualità e disinvoltura la prima parte dell'incontro, limita i danni per più di un tempo in inferiorità numerica, mostra coraggio e progressi in linea con quelli delle ultime esibizioni ma dopo aver accarezzato l'idea della vittoria non riesce a pareggiare una gara che avrebbe potuto portare un punto, almeno, prezioso per la classifica e per il morale: vince il Cagliari per 2-1, completando la rimonta dopo il gol di Bergessio ed il pari di Ibarbo con l'acuto di Pinilla a 6' dal 90'. I rossazzurri hanno dato tutto, hanno combattuto su tutti i palloni, erano pure andati in vantaggio su un campo difficile come quello sardo; poi il pari, il rigore con l'espulsione di Legrottaglie, gli infortuni di Bellusci e Almiron, un secondo tempo giocato con intelligenza e sacrificio, il gol subito negli ultimissimi minuti, la reazione nonostante tutto e il tentativo di raddrizzare la partita fino al triplice fischio. Il Cagliari aveva dalla propria parte anche la carica aggiuntiva del ritorno nel proprio stadio dopo mesi di pellegrinaggio in giro per l'Italia ma i rossazzurri hanno giocato bene, padroni del campo nel primo tempo in parità numerica: dopo il gol, almeno un paio di nitide occasioni per raddoppiare; il Cagliari invece non riusciva a rendersi pericoloso se non con Ibarbo: l'attaccante rossoblù ha storicamente sempre impressionato, contro i rossazzurri, e anche oggi non ha fatto eccezione: gol ed espulsione procurata.
PRIMO GOL DI BERGESSIO - Al 5', sfruttando un angolo di Plasil, Bergessio stacca di testa e fredda Agazzi portando in vantaggio i rossazzurri, 1-0; lo stesso Gonzalo al 16°, al temine di una splendida discesa in slalom di Barrientos, sfodera il destro: Agazzi è bravo ad andare giù velocemente neutralizzando la conclusione. Il Cagliari reagisce solo al 20° con un destro di Conti deviato da Frison in tuffo; al 26° Ibarbo scaglia un gran tiro da posizione defilata e supera Frison. La partita nel primo tempo è bella, aperta, il Catania è sistemato bene sul terreno di gioco e sfrutta tutta l'ampiezza per attaccare, il palleggio dei centrocampisti è efficace e i palloni difesi spalle alla porta da Bergessio sono utili alla squadra per rimanere sempre alta sul campo. Al 30° un sinistro a giro dal limite dell'area di Barrientos sibila alla destra del palo. Al 40° con il Catania in pieno controllo della gara arriva il contropiede: Ibarbo si invola verso l'area di rigore, l'intervento di Legrottaglie, iniziato fuori dall'area, per l'arbitro è da sanzionare con il rigore e l'espulsione. Sembra il tracollo ma Frison compie il prodigio respingendo il tiro dal dischetto di Ibarbo e la successiva ribattuta dell'attaccante sudamericano. Per ovviare all'inferiorità numerica Maran nella ripresa inserisce Rolin al posto di Castro e risistema la squadra con un 4-4-1, Barrientos arretra e Plasil si allarga ancora di più a sinistra. A questo punto la partita è per forza di cose diversa, il Catania arretra a protezione e il Cagliari attacca, sono poche però le occasioni in cui i rossoblù arrivano davvero a fare paura, al 65° ci prova ancora Ibarbo praticamente dal fondo ma Frison fa buona guardia. Al 66° il cambio che segnerà le sorti dell'incontro, fuori Sau e dentro Pinilla, il Catania poco dopo perde Bellusci per infortunio, al suo posto fa l'esordio in serie A Gyomber, classe 92. Pinilla si rende pericoloso in un paio di occasioni, prima in girata volante, di poco alta, poi con una spaccata sottomisura che si conclude sempre sul fondo ed infine nell'occasione del gol del vantaggio: all'84° su un cross da destra prima prova la girata volante che finisce sul palo e sulla ribattuta appoggia comodo in rete il 2-1. Anche se la partita sembra ormai finita l'orgoglio del Catania viene fuori, un paio di scorribande di Plasil e Tachtsidis, subentrato ad uno stremato Almiron, mettono in apprensione la retroguardia rossoblù ma Agazzi e compagni riescono a mantenere il sangue freddo e a portare a casa i tre punti.
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi, Perico, Rossettini, Astori, Murru, Cabrera (73° Ibraimi), Conti, Nainggolan, Cossu (81° Nenè), Sau (66° Pinilla), Ibarbo
Catania (4-3-3): Frison, Alvarez, Bellusci (71° Gyomber), Legrottaglie, Biraghi, Izco, Almiron (78° Tachtsidis), Plasil, Barrientos, Bergessio, Castro (46° Rolin).
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